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Il post Settembre di Vino: la vittoria dei Pistoni Roventi, di Cantine nel Tufo e di Pitigliano

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La Cantina dei Pistoni Roventi vincitrice del Settembre di Vino 2017

Partiamo come spesso accade in questi casi dalla fine, ma questa volta non dalla premiazione che ha incoronato la Cantina dei Pistoni Roventi campione del Settembre di Vino 2017 (quarto successo per loro) ma dal discorso fatto dal Sindaco di Pitigliano Giovanni Gentili pochi minuti prima della premiazione. “Non è stato facile ma ci siamo riusciti” il sunto dell’intervento del sindaco più tutti i ringraziamenti di circostanza. 
In effetti l’Associazione Cantine nel Tufo aiutata dall’ingegnere Fabrizio Casciani e dalla neo amministrazione comunale di Pitigliano è riuscita a far fronte alle numerose problematiche che si sono presentate a tutti gli organizzatori di eventi dopo la circolare del Ministero degli Interni seguita ai fatti di Torino in occasione dell’ultima finale di Champions League. Le restrizioni e i cambiamenti sono stati numerosi: alcune cantine ristrette, altre addirittura spostate per creare un percorso che facesse fede alle richieste di sicurezza, inoltre per la prima volta si è resa necessaria la presenza di stuart per incanalare i flussi di persone e garantire lo spazio per eventuali interventi degli organi di soccorso. Se a tutto questo si aggiungono le numerosissime norme già esistenti dagli anni precedenti e il poco tempo a disposizione ecco spiegato come la vittoria di Cantine nel Tufo sia evidente visto il successo in qualità e nel pubblico che come ogni anno ha invaso la città del tufo per quattro giorni. Risultato non scontato visto quello che è successo a molti eventi simili anche non distanti da noi. Parlando della festa in se la vittoria come detto è andata alla Cantina dei Pistoni Roventi, premiata da un regolamento incrociato comprendente spettacoli, menu, numero di cantine visitabili e voto del pubblico. Secondo posto per la Cantina Imperiale vincitrice dello scorso anno, terza piazza per la Cantina dei Classici Torsi. I Pistoni si sono aggiudicati la coppa in tufo e ferro realizzata dall’artigiano pitiglianese Guido Ricci Masè. Una menzione a parte merita proprio la Cantina dei Classici Torsi arrivata terza.

La Cantina Imperiale arrivata seconda (Foto Marco Tisi).

La Cantina Imperiale arrivata seconda.

Rispettando la tradizione e facendo fede al proprio nome (si scherza, la cantina è nata proprio giocando su una serie di “sventure” che hanno colpito la Cantina Mondiale da qui, in pitiglianese “Torsi”, diciamo “Sfortunati”) questo gruppo ha saputo soltanto due mesi prima che per motivi di sicurezza dell’evento non poteva fare la cantina in Via Zuccarelli come tutti gli anni. Si sono rimboccati le maniche e trasferiti dall’altra parte del centro storico, senza battere ciglio e allestendo una cantina originale e simpatica, aprendo addirittura cinque cantine monumentali visitabili soprattutto senza fare la minima polemica, insomma centrando in pieno quello che dovrebbe essere lo spirito di questa manifestazione ancora non chiaro a tutti. 
Il bello di questa festa è anche l’attaccamento delle singole Cantine alla manifestazione, all’Associazione Cantine nel Tufo e soprattutto alle migliaia di visitatori che ogni anno arrivano a Pitigliano, uno spirito di condivisione e appartenenza che va oltre i colori che per quattro giorni dividono le Cantine, questo ormai è chiaro (quasi) a tutti. Detto tutto questo appare scontata la vittoria di Pitigliano. Un paese che ancora una volta ha chiuso in maniera gloriosa la stagione estiva con l’evento del Settembre di Vino. Il Settembre di Vino, come sempre, oltre ad essere una grande festa che porta a Pitigliano persone da tutta Italia e che mette in mostra i prodotti del territorio (grazie anche al Tour di Vino) è senza dubbio un toccasana per l’economia cittadina che si spalma ben oltre i quattro giorni dell’evento, inoltre, mette in mostra una Pitigliano differente per due motivi: il primo è legato sicuramente all’atmosfera che si respira in questi giorni, il centro storico, i vicoli sono vivi. C’è entusiasmo, c’è impegno, c’è un qualcosa nell’aria che solo il Settembre di Vino può offrire; e per captare questo basta chiedere a chi in quella parte di paese ancora ci vive.

Cantina i Classici Torsi, terzi.

Cantina i Classici Torsi, terzi.

L’altro elemento è sicuramente di carattere storico/culturale, legato a ciò che le Cantine riescono a far vedere. Nello statuto dell’Associazione Cantine nel Tufo c’è come primo obbiettivo il recupero delle antiche cantine scavate nel tufo, una rarità tutta pitiglianese che a differenza delle altre bellezze visibili ogni giorno dell’anno sono visitabili, eccetto rare eccezioni, soltanto in questi quattro giorni.Grazie a questo evento si può vedere l’altra Pitigliano, quella sotterranea e grazie al nuovo regolamento ogni Cantina è stimolata ad aprire più gole. Ormai ogni singola Cantina conta almeno due/tre gole visitabili il che fa si che un visitatore che completa il giro di tutte le Cantine possa vistare almeno venti cantine scavate nel tufo in tutta la loro unicità e bellezza. Questi elementi non vanno trascurati soprattutto per chi ancora afferma (fortunatamente sempre meno) che il Settembre di Vino sia solo una festa per ubriaconi con risse e confusione al seguito.

Foto Marco Tisi

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