I libri Effigi su Manciano, Pitigliano, Sorano.

Un anno in tufo dalla A alla Z

La famiglia Pira-Foto Andrea Mearelli

La famiglia Pira-Foto Andrea Mearelli

A-Aziende. In questo 2017 il nostro giornale ha cercato di dare massima importanza ai protagonisti del territorio, ovvero le nostre aziende. Oltre a numerose interviste, attraverso una sezione del nostro sito internet www.nctufo.it abbiamo offerto a numerose aziende la possibilità di raccontarsi da soli attraverso le proprie storie. Il 2017 ci ha visto fare visita più volte ad Edoardo Ventimiglia dell’azienda vitivinicola Sassotondo, insieme abbiamo parlato del tanto sbandierato mondo del vino nel nostro territorio, del 2017 di quello che esiste e soprattutto di ciò che andrebbe fatto. Di recente seguendo il calendario abbiamo fatto visita alla Corte del Re, azienda produttrice d’olio con tanto di frantoio privato situato nel comune di Sorano, una coltura che per certi versi si è appena affacciata al mercato locale e sulla quale occorrerà lavorare in maniera specifica. All’inizio dell’estate abbiamo varcato i confini della regione e siamo andati a conoscere i segreti del latte dall’azienda agricola Radichino dei fratelli Pira nelle campagne viterbesi tra Ischia di Castro e Farnese. Rimanendo in tema caseario, abbiamo dato più volte voce al Caseificio di Sorano come nel mese di dicembre quando è stato presentato il nuovo “Gran Sorano”. Insomma, le storie sono state e saranno ancora tantissime per un territorio definito spesso come “Marginale” ma che è ancora vivace e ha ancora tanto da raccontare.

B-Bruni. Bruni come Valeria Bruni, protagonista del nuovo Comune di Manciano. In un certo senso è stata lei la vera vincitrice della tornata elettorale delle terre del tufo svoltasi lo scorso mese di giugno. Dopo una campagna elettorale accesa che non ha risparmiato colpi bassi, il risultato ottenuto dalla Bruni è stato una bella cartina di tornasole per sedare molte delle polemiche che avevano riguardato anche il suo abbandono alla passata amministrazione di Marco Galli. 466 preferenze rappresentano un bottino importante che mette l’assessore mancianese tra i protagonisti indiscussi di questo 2017.

C-Cinque Stelle. I numeri parlano chiaro, o meglio hanno parlato: a Pitigliano il Movimento Cinque Stelle ha ottenuto 749 voti, un successo! Di successo si parla poiché la lista di Lorenzo Olivotto ha doppiato il risultato di cinque anni fa quando aveva ottenuto circa 330 voti, che già rappresentavano a sua volta un ottimo traguardo. È vero che cinque anni fa le liste presenti erano il doppio quindi proporzionalmente il risultato di questo 2017 ha confermato numericamente quanto espresso nel 2012 ed è vero anche che all’interno del Movimento Cinque Stelle pitiglianese dopo le elezioni si respirava un’aria non certo di soddisfazione viste le aspettative e le sensazioni interne nel periodo pre-elettorale (di sensazioni interne si parla perché già il Referendum del 5 dicembre 2016 aveva fatto registrare una vittoria seppur leggera del “Si” a Pitigliano, caso unico visti il risultati generali e quindi già un biglietto da visita importante per quello che sarebbe successo alle elezioni). Ma nonostante quanto detto il Movimento Cinque Stelle di Pitigliano ha vinto. Ha vinto perché ha ottenuto quello che nessun’altra forza politica avrebbe potuto ottenere in quella che è la storia non tanto recente di Pitigliano. Il vuoto politico che si è creato nella città del tufo, la scomparsa dei partiti ha creato una situazione che solo la figura di Giovanni Gentili ha saputo parzialmente riempire, chi non ha votato lui ha votato il M5S e probabilmente senza la sua “comparsa” adesso staremmo parlando di un altro risultato per il Movimento. Da sottolineare anche i successi personali ottenuti dai due candidati Antonello Carrucoli e Franco Grillo, eletti in consiglio comunale rispettivamente con 96 e 80 voti. Nonostante qualche errorino in campagna elettorale (incentrata troppo sui temi nazionali e un po’ soft nei momenti cruciali) e i cinque anni precedenti passati in comune facendo un’opposizione leggera, 749 voti rappresentano un bottino di tutto rispetto, probabilmente il massimo che si possa ottenere a Pitigliano, per storia, dinamiche e numero di persone.

D-Duprè. “Il filo della memoria. Omaggio a Giovanni Duprè” è il titolo della mostra che è stata allestita presso la Fortezza Orsini di Sorano durante il mese di settembre. Un ‘iniziativa importante messa in piedi dal comune di Sorano per il duecentenario dalla nascita dell’artista senese. Disegni, ritratti di famiglia foto e sculture dell’artista per una delle mostre più importanti del 2017.

Pitigliano panoramicaE-Elezioni. Il 2017 delle terre del tufo non può non tener conto dell’avvenimento più significativo e importante dell’anno: le elezioni comunali a Manciano e Pitigliano. Lo scorso 11 giugno i cittadini dei due comuni sono stati chiamati alle urne per scegliere il proprio sindaco in quella che è stata (almeno sulla carta) una tornata elettorale che ha segnato un cambiamento importante per i due comuni. In entrambi i paesi la vittoria è stata netta. A Manciano si è facilmente affermata la lista “Manciano Idea Comune” guidata da Mirco Morini con 2367 voti contro i 1439 della lista “Tradizione e Futuro” di Giulio Detti, assessore uscente della giunta di Marco Galli. A Pitigliano parabola simile con l’affermazione Mancianodella lista “Pitigliano In Vita” guidata dal giovane sindaco Giovanni Gentili con 1188 voti che ha superato la lista “Movimento Pitigliano Cinque Stelle” del Consigliere uscente Lorenzo Olivotto (749 voti) e quella “Pitigliano Progetto Comune del Dottor Giovanni Gherardini (397 voti). Come detto affermazioni entrambe pesanti con largo distacchi e percentuali mostruose e una fiducia che adesso deve essere ripagata. Dopo cinque mesi è sicuramente ancora presto per stilare dei bilanci ma le attese verso le due amministrazioni sono sicuramente tante, già il 2018 sarà un banco di prova importante per testare i primi risultati e qualche cambiamento che tutti si aspettano non solo sul concreto che deve sempre tener conto delle tante difficoltà che affliggono i nostri comuni, ma almeno su quello delle scelte politiche e dell’atteggiamento.

F-Manciano Street Music Festival. Arrivato alla settima edizione e come al solito ha raggiunto l’obiettivo di far divertire tanti mancianesi e tanti turisti. Questa edizione era stata preceduta da un’anteprima che aveva portato il gruppo spagnolo Brincadeira che durante il mese di maggio ha svolto dei workshop nelle scuole primarie e secondarie di primo grado del Comune di Manciano. Hanno partecipato circa 700 bambini alle lezioni, concluse poi nella piazza principale di Manciano con un saggio finale e tanto divertimento.

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Gentili nuovo Sindaco di Pitigliano

G-Gentili. Come ricordato sopra dallo scorso 11 giugno Giovanni Gentili è il nuovo sindaco di Pitigliano. Gentili, pitiglianese DOC e figlio d’arte (suo padre Stefano è stato presidente della provincia di Grosseto negli anni 90 e più volte membro del Consiglio Comunale) con i suoi 29 anni è il più giovane sindaco della storia pitiglianese. Una scelta importante per lui e per chi lo ha votato, una fiducia smisurata che come spesso accade genera e genererà molte attese. “Ricominciare dalle piccole cose” è stato più volte il suo motto e quello della sua lista “Pitigliano in Vita”, una lista giovane e nuova con personaggi che mai avevano fatto politica. Oltre che le piccole cose (che servono e sono mancate in passato) a Gentili si chiederà un cambio di marcia, un salto di qualità verso una Pitigliano più al passo con i tempi sia in senso pratico sia come mentalità che andrà trasmessa (urgentemente) anche alla cittadinanza e agli operatori. Sarà una sfida impegnativa ma allo stesso tempo estremamente stimolante.

I-Ilbebrando. Dopo diciassette anni di contenzioso giudiziario la tomba Ilberando di Sovana è stata riconosciuta pubblica. Nel mese di settembre 2017 la Corte d’Appello di Firenze ha accolto l’appello del comune di Sorano ribaltando una sentenza del tribunale di Grosseto del 2013 per la quale la tomba doveva essere riconosciuta appartenente alla famiglia proprietaria del terreno oltre al pagamento di un cospicuo risarcimento danni. Invece la tomba resterà di proprietà dello Stato, punto centrale del Parco Archeologico delle Città del Tufo, meta e attrazione turistica di migliaia di visitatori ogni anno, in sostanza resta al suo posto.

L-Legami. Un itinerario di 136 kilometri che unisce i luoghi più belli dal Monte Amiata alla Maremma. Lo scorso mese di aprile è stato presentato il percorso VettaMare, un percorso per tutti gli escursionisti, da fare in bici o a piedi,  che unisce il territorio amiatino alla costa. Capofila del progetto è stato il comune di Manciano con l’allora assessore al turismo Giulio Detti che ha coordinato il progetto con ben altri otto comuni: Castel del Piano, Arcidosso, Santa Fiora, Castell’Azzara, Sorano, Capalbio, Orbetello e Monte Argentario. Partendo dalla vetta del Monte Amiata a 1738 s.l.m. si scende verso Santa Fiora, da poco bandiera arancione del Touring Club, si prosegue per Selva e Castell’Azzara attraversando due riserve naturali  quella della S.S. Trinità e quella del Monte Penna. Dal Comune di Castell’Azzara si passa in quello di Sorano arrivando nel borgo di Sovana e seguendo il corso del Fiume Fiora si risale nel comune di Manciano fino a Poggio Murella, le Cascate del Mulino, Montemerano e appunto Manciano. Da lì si prende la via del mare verso Capalbio/Ansedonia, una tappa d’obbligo sarà il Giardino dei Tarocchi, fino ad arrivare in Feniglia. Tappa finale Porto Ercole. Tutto il percorso è naturalmente suddiviso in tappe e può essere affrontato anche da un ciclista di medio livello. Il VettaMare può essere un esempio per il futuro, per quei legami che occorrono tra i nostri comuni per riuscire a vendere il territorio nel significato più vero di questo termine.

Mirco Morini e Giulio Detti

Mirco Morini Sindaco di Manciano

M-Morini. Stesso discorso fatto per Giovanni Gentili, dallo scorso 11 giugno Mirco Morini è il nuovo sindaco di Manciano, eletto nella lista “Manciano idea Comune” con ben 2367 voti. Morini, libero professionista, classe 57 in realtà le elezioni non le ha vinte ma stravinte con quasi mille voti di scarto. Un uomo che sicuramente ha trasmesso fiducia ai mancianesi, con una campagna elettorale estremamente umile senza troppi proclami che alla fine ha pagato. Viste anche le proporzioni della vittoria è superfluo dire che le attese verso il sindaco e la sua squadra sono e saranno altissime.

N-Non solo Tufo. Quando si parla di territorio non si può rimanere troppo legati ai confini che il termine stesso identifica come geografici. Se si vuole venderlo questo territorio occorre che si creino quei legami di cui abbiamo parlato con VettaMare. Pensare di promuovere singolarmente Pitigliano, Sorano, Sovana o Montemerano non può essere una soluzione, chi visita questi posti meravigliosi deve trovarsi di fronte una realtà coesa in un pacchetto unico. Pensiamo a quello che succede vicino a noi con il metodo di promozione adottato per la Val d’Orcia. La via sarebbe stata tracciata da quello che è successo a livello finanziario con la fusione delle nostre BCC in Banca Tema, ovvero terre etrusche, Maremma e Amiata. La Maremma ha già una sua identità profonda che però non è diversa da quella delle terre del tufo, l’Amiata ha comunque un suo percorso legato anche ad un turismo montano leggermente differente ma sicuramente da integrare, parlando di terre etrusche si può guardare al Lazio, ai paesi che si affacciano sul Lago di Bolsena, Acquapendente, tutte realtà che si possono unificare all’interno di un sistema. Riuscire a crearlo per presentazione e promozione e suddividerlo in un secondo momento rappresenta uno stimolo importante per tutto il nostro territorio.

O-Ospitalità. Se guardiamo al turismo (al di là di fantomatici dati che ogni tanto vengono sventolati) troviamo un settore sicuramente in crescita. Questo grazie soprattutto a chi s’impegna, spesso gratuitamente, per fare “roba”. Se dobbiamo però osservare le lacune del settore una di queste riguarda sicuramente l’ospitalità. Manca ancora qualcosa, anzi manca molto. Per ospitalità si intente non tanto quella riguardante i servizi offerti (che è vitale) , ma più semplicemente l’atteggiamento di tanti operatori del settore, l’immagine che si trasmette a chi arriva nei nostri paesi. Concluso il 2017 non possiamo non accorgersi di quanto ancora ci sia da lavorare, inseguire i modelli giusti senza vergognarsi di ammettere che siamo indietro: uffici turistici approssimativi, attività spesso chiuse senza motivo anche durante gli eventi (emblematico quanto successo nel periodo natalizio), assenza del vecchio e caro “buongiorno”. Se sommate queste “eccellenze” danno vita ad un biglietto da visita pessimo legato all’immagine e quindi all’ospitalità. Non si esagera quando si dice che per molti operatori bisognerebbe iniziare da zero (corsi di lingue, promozione) anche questa sarà una sfida importante per i nuovi sindaci. Un bagno di umiltà non farebbe male neanche nei giudizi, non bisogna aver paura di ammettere che non tutto quello che si fa è bello, copiare (dai modelli giusti) non è sempre sbagliato.

Il Rione Imposto vincitore del Palio delle Botti 2017 di Manciano

il Rione Imposto vincitore del Palio 2017

P – Palio delle Botti. È stata un’edizione seguitissima e combattuta come sempre. C’è stata l’aggiunta di importanti novità come gli schermi posizionati in più punti del paese per rendere visibile tutta la corsa agli spettatori. Si è consolidata la gara femminile. E in questo 2017 il Palio è finito nel rione Fonti per la gara femminile e invece per la gara maschile ha trionfato il rione Imposto.

R-Ricordo. Lo scorso 3 dicembre Pitigliano ha ricordato il maestro Alberto Manzi a vent’anni precisi dalla sua scomparsa. Come era nello stile del maestro un sobrio evento svoltosi nella Sala Petruccioli di Piazza della Repubblica ha ripercorso la storia del maestro, mostrando la sua ultima storica intervista, la lettera del maestro indirizzata ai ragazzi delle scuole elementari e momento più toccante i ricordi della gente comune, di chi lo ha conosciuto (su tutti il prezioso contributo del prof. Antonello Carrucoli amico storico di Manzi). Si perché il contributo di Manzi a Pitigliano è stato ed è importante, veloce per colpa di un destino crudele, ma profondo e senza tempo.
Un contributo che non è giusto misurare con il termometro freddo della politica, ad un uomo dello spessore umano di Manzi i numeri della politica possono solo offenderlo. Quello che rimane è l’uomo, il carisma e l’intelligenza di un personaggio che era “avanti” negli anni sessanta e lo era anche negli anni novanta. Non è mai troppo tardi per ricordare.

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La Cantina dei Pistoni Roventi vincitrice del Settembre di Vino 2017

S-Settembre di Vino & Santi Vinai. Iniziano tutti e due per esse gli eventi pitiglianesi organizzati dall’associazione Cantine nel Tufo. Anche il 2017 ha confermato quanto questi eventi siano importanti per la promozione di Pitigliano ben oltre i confini regionali. Due parole merita in più merita l’evento dei Santi Vinai svoltosi dal 10 al 12 novembre. Se il Settembre di Vino ormai è il cavallo di battaglia degli eventi “made in tufo”, quest’altro evento giunto quest’anno alla sesta edizione sta riuscendo nel corso degli anni a far conoscere la realtà locale delle aziende agricole produttrici d’olio che sono tante e di ottimo livello. Un evento miglioratosi nel tempo che punta principalmente sulla qualità, sulle eccellenze e che entra nel cuore di quello che è l’essenza di questi territori. La risposta del pubblico è ogni anno migliore. L’associazione Cantine nel Tufo è ormai da anni una realtà importante per Pitigliano e non solo, una realtà che va ben oltre la semplice festa paesana e che riesce sempre a migliorarsi si a livello quantitativo ma soprattutto nella qualità. Questo concetto forse non è ancora ben chiaro a tutti, ma mai come adesso sono lontani gli anni delle “Cantinette”.

T – Turismo. Un anno importante per numero di presenze e di riuscita degli eventi in tutto il territorio del tufo. Il clima favorevole che ha mantenuto temperature calde e piacevoli fino ad autunno inoltrato è stato complice probabilmente delle buone idee di tutti coloro che si sono impegnati per la realizzazione di feste. Questo fa supporre che il nostro territorio sia stato amministrato almeno dal punto di vista turistico in modo positivo e che molte persone sono state attratte a passare dei periodi più o meno lunghi sul territorio del tufo. C’è sicuramente tanto da fare ancora per migliorare le strutture ricettive, i luoghi visitabili e la pubblicità ma una visione aperta e intraprendente potrebbe davvero far diventare il turismo una risorsa per questi nostri luoghi, che non siano più solo posti da cui partire in cerca di fortuna ma posti in cui arrivare e vivere bene.

U-I MerlU e la Saetta. La classica U che accompagna il dialetto pitiglianese anche quest’anno è arrivato ben oltre i confini paesani. Lo spettacolo “I Merlu e la Saetta” della compagnia pitiglianese di teatro dialettale “I Giubbonai” si è affermata ancora una volta nella prestigiosa rassegna “Grosseto Ridens”. I Giubbonai hanno conquistato tre importanti premi: Luigi Bisconti miglior attore protagonista, Dario Desideri miglior attore non protagonista, I’ Merlu e la Saetta miglior spettacolo.

V-Vincitori e Vinti. Il 2017 ci lascia in eredità alcuni verdetti chiari e inequivocabili che vista l’annata elettorale non possono non riguardare il panorama politico locale. Detto che è superfluo ricordare come vincitori chi le elezioni le ha vinte, i nomi da segnalare a questo punto ci sembrano anche altri. Oltre a Valeria Bruni per Manciano, sopracitata con ii suo exploit di preferenze, a Manciano bisogna ricordare il successo ottenuto da Daniela Vignali (429 preferenze) e Luca Pallini (325 preferenze attualmente vicesindaco di Manciano). Tra i vincitori non possiamo non inserire anche gli attuali assessori di Pitigliano Paolo Mastracca (anche lui vicesindaco) e Alessio Celata, eletti rispettivamente con 127 e 120 preferenze nella lista “Pitigliano Invita”.
Detto questo ci sono anche le note dolenti. Sicuramente non si può non citare tra gli sconfitti di questo 2017 Giulio Detti, candidato a sindaco a Manciano con la lista “Manciano Tradizione e Futuro”. Assessore uscente della lista Galli, Detti si era sicuramente distinto nei cinque anni in comune; la sconfitta di giugno con numeri così ampi non può non far riflettere un politico giovane con delle potenzialità. Sicuramente sono stati fatti degli errori, prima della candidatura i più importanti, ma anche in campagna elettorale. Il lavoro svolto nei cinque anni di amministrazione rimane e anche se soggetto a critiche da quello Detti può ripartire. Passando a Pitigliano tra gli sconfitti di questo 2017 vanno inseriti sicuramente gli esponenti di spicco della “Terza lista” (così era stata ribattezzata) Pitigliano Progetto Comune. È innegabile che sono stati commessi degli errori, prima e durante la campagna elettorale. Una lista fatta all’ultimo momento con idee poco chiare, un candidato sindaco non di Pitigliano che non ha fatto un giorno di campagna elettorale (non è un modo di dire), persone che hanno appoggiato la lista esternamente che hanno avuto ruoli centrali più dei candidati stessi (emblematica la figura di Dino Seccarecci che non era in lista ma veniva inserito già come assessore esterno), una chiusura di campagna elettorale con il confronto a tre (al quale ha partecipato proprio Dino Seccarecci) che ha evidenziato una situazione abbastanza approssimativa e dalla quale la cosiddetta Terza Lista è uscita con le ossa rotte. I risultati delle urne con la cocente sconfitta segnano un passaggio importante più di quanto dicano i numeri, probabilmente la fine di un certo tipo di politica legata al passato, non tanto nelle idee e nelle capacità ma sicuramente negli atteggiamenti. Discorso a parte abbiamo già fatto per il Movimento Cinque Stelle.

Alessandro Zecchini, Elena Tiribocchi

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