I libri Effigi su Manciano, Pitigliano, Sorano.

La Festa della Contea di Pitigliano, ritorno al passato

La festa, diventata ormai una meta d’obbligo per i turisti e per gli abitanti del nostro territorio, è riconosciuta come una fra le più importanti feste tematiche della Toscana. Un evento molto suggestivo nell’incantevole scenario del Catello Orsini. Un intreccio di sapori, mistero e magia. La festa avrà luogo, nella suggestiva piazza della Repubblica “all’ombra del Castello” dove sarà allestita un tendostruttura che ospiterà l’Hostaria del Viandante e nella piazza interna del Castello dove sarà di scena “Il Banchetto del Conte”. Si potrà cenare seduti comodamente al tavolo dove i servitori porteranno agli ospiti le varie pietanze preparate seguendo i canoni Rinascimentali, o preferire un panino all’Hostaria del Viandante, in tutte e due i casi si potrà goder di uno spettacolo meraviglioso. Sarà possibile assistere al passaggio di cortei storici, a sfide e duelli, all’ esibizioni di musici e danzatori e farsi trascinare dalla magia degli artisti di strada il tutto in una straordinaria atmosfera Rinascimentale.

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Un grande appuntamento storico/culturale e gastronomico dal 17 al 19 agosto a Pitigliano che raggiungerà il top il 19 agosto con la rievocazione Storica del “Palio a Correre” meglio conosciuto come “Palio dei Bigonzi”. I Quattro rioni storici del paese si affronteranno nel palio lungo le vie del centro storico in un’accanita sfida per aggiudicarsi il favori del Conte Orsini.

Il palio ci riporta ai tempi in cui il conte Niccolò amava bearsi e rinfrescarsi nelle straordinarie acque sorgive del territorio (si narra che avessero proprietà benefiche e medicamentose). Dopo ogni battaglia il Conte, rientrando a Pitigliano, chiedeva che gli venissero portate le sue “dolci acque” così era solito chiamarle. Il popolo pitiglianese si mobilitava in una sorta di gara per portare al Conte l’acqua migliore e ricevere il compenso. Ricevuta l’acqua, il magnanino Conte, invitata tutto il popolo nella piazza fuori dal Castello (l’attuale Piazza della Repubblica) e permetteva a tutti di rifocillarsi al suo Banchetto.

La Tematica di quest’anno, frutto delle ricerche storiche del Prof. Angelo Biondi, ci trasporterà nella “Guerra di Siena”.  Di seguito la spiegazione dell’evento a cura del Prof. Biondi

Niccolò IV Orsini nel gennaio 1547 riuscì ad impadronirsi della Contea di Pitigliano grazie ad una congiura di pitiglianesi, che spodestò il conte Giovanfrancesco suo padre. Nei primi anni per consolidare il proprio potere Niccolò IV si appoggiò all’Ambasciatore spagnolo e Governatore di Sienadon Diego Hurtado de Mendoza, nominato dall’Imperatore Carlo V, fortemente impegnato in quel periodo su vari fronti contro il Re di Francia e contro i Turchi.

La piccola Contea ursinea con le sue fortezze era strategicamente e militarmente importante sul confine meridionale dello Stato di Siena, attraversato da forte malcontento contro gli spagnoli per la costruzione di una fortezza, vista dai senesi come simbolo di servitù; ne approfittarono i francesi

per ordire una congiura e cacciare gli spagnoli da Siena.

Allora l’ambizioso conte Niccolò IV riprese la propria autonomia, entrando in trattative con i francesi fino a stipulare nel giugno 1552 tramite i cardinali Ippolito d’Este e Tournon un trattato di alleanza con il Re di Francia EnricoII, che lo ratificò poco più di un mese dopo.

Scoppiata la rivolta a Siena il 26 luglio 1552, subito Niccolò inviò una schiera di 800 soldati, che aiutarono i senesi a cacciare il presidio spagnolo dalla città.

Cominciò così la “Guerra di Siena”, che si sviluppò in più fasi fino al 1559, coinvolgendo anche Cosimo dei Medici Signore di Firenze, principale alleato dell’Imperatore.

In questa guerra la Contea di Pitigliano, dove Niccolò IV accentuò il suo pesante dispotismo, giocò un ruolo essenziale per le milizie francesi, comandate da Piero Strozzi, nemico capitale di Cosimo dei Medici.

Infatti, da Pitigliano e da Castro arrivavano ai francesi forniture di grano, vettovaglie, soldati e armi, ma soprattutto le munitissime fortezze della Contea erano il luogo sicuro dove tenere il denaro per pagare i soldati, evitando possibili ammutinamenti.

Era facile far pervenire a Pitigliano ordini, notizie e ingenti somme di denaro, talora scortate dallo stesso conte, per via di terra da Roma, ma anche per via di mare a Porto Ercole e poi fino alla Contea Ursinea.

Perciò Niccolò IV Orsini fu ritenuto” primo autore della Guerra di Siena”, colui che “sostenne l’espulsione degli spagnoli da Siena e nel corso della guerra assisté Piero Strozzi di truppa e di vettovaglie” e il Re di Francia “gli mantenne e pagò una compagnia di lance. Pitigliano era il luogo dove si conservava il denaro d’essa, dove stanziavano li pagatori…”.

Questa era dunque l’opinione corrente dell’epoca riguardo al ruolo fondamentale avuto dal conte di Pitigliano nel corso della guerra.

Angelo Biondi

Anche quest’anno quindi si ripeterà magia della festa della Contea di Pitigliano un ritorno al passato  che trasformerà per tre giorni uno dei borghi più belli d’Italia in un vero e proprio borgo rinascimentale.

“Il Conte v’aspetta a cena”

La Festa della Contea 2023 utilizzerà soltanto prodotti provenienti dal territorio e dalle aziende locali. Per la realizzazione dell’evento si ringrazia: De Caunt Band, Comune di Pitigliano, Associazione Rinascimento, Caseificio di Sorano, Cantina di Pitigliano, Pro Loco L’Orso di Pitigliano, Banca TEMA e Studio Associato Conti Dottori Commercialisti.

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