Alessio cuore di Pitigliano

Ci sono tornei che vanno oltre il valore della competizione, tornei in cui il risultato è soltanto il modo, ovvero lo strumento per rendere più importante e significativo quello che è il fine assoluto della manifestazione: ricordare e onorare quella persona, quell’amico che non c’è più, quell’amico che ci ha lasciato prematuramente, troppo in fretta e in maniera del tutto inaspettata. E’ stato questo lo spirito che ha riunito tante persone sabato 27 gennaio presso il campetto del seminario vescovile di Pitigliano per partecipare alla prima edizione del Memorial intitolato ad Alessio Bartoli. Alessio era l’amico di tutti, era veramente l’amico di tutti, Alessio era colui che era sempre entusiasta per ogni iniziativa ed era colui che si adoperava per contribuire alla riuscita di qualsiasi evento nella sua Pitigliano. Poteva essere un evento sportivo, oppure musicale ed anche culinario, non aveva importanza il genere, Alessio c’era e il suo contributo era sempre ed esclusivamente caratterizzato da un autentico slancio umano, un autentico slancio fatto di quella genuinità e naturalezza che ha sempre contraddistinto Alessio nei suoi 47 anni di vita. Alessio è stato un esempio di come si dovrebbe essere nell’ambito di una comunità, abbiamo utilizzato il condizionale perché Alessio interpretava magnificamente uno spirito che sarebbe naturale ma che, purtroppo, a causa dei molteplici difetti dell’essere umano questo spirito così semplice e bello diventa una dote e una qualità preziosa e rara. Con queste caratteristiche Alessio ha saputo entrare nel cuore di chiunque ed infatti la risposta al Memorial è stata massiccia, numericamente importante e soprattutto è stata passionalmente significativa. Quattro squadre si sono confrontate nel nome di Alessio e con Alessio nel cuore, una squadra era composta dai dipendenti dell’ospedale Petruccioli di Pitigliano in veste di suoi colleghi. Due squadre avevano lo stesso nome, quello più significativo, semplice, chiaro e senza possibilità di equivoci “gli amici di Alessio”. Infine c’era la squadra dell’Aurora Pitigliano, il club dove Alessio è stato dirigente fin da quando era bambino, affezionato ed attaccatissimo ai colori gialloblù, distinguendosi sempre e costantemente per la sua piena e completa disponibilità a qualsiasi compito ed esigenza. Forse non è un caso che il torneo è stato vinto proprio dalla squadra dell’Aurora Pitigliano, in un torneo dove non contava la classifica ma contava il cuore ha vinto la squadra che è sempre stata nel cuore di Alessio. Ciao Alessio, i tuoi amici di Pitigliano hanno voluto dimostrarti non soltanto che non ti hanno scordato ma soprattutto hanno voluto dirti che gli manchi, manchi a tutti, perché una comunità senza Alessio ha un’anima pura assente ed è una assenza pesante.