I libri Effigi su Manciano, Pitigliano, Sorano.

Tradizioni: La Befana

“Ehi di casa buona sera donne ecco la Befana,
vi si annuncia la gran festa della Pasqua Epifania
e col nome di Maria vi si viene a salutar.”

Schermata 2020-01-09 alle 16.07.44E’ la folkloristica frase di presentazione delle Befane pitiglianesi che evidenzia come si intreccino il sacro e il profano nelle usanze popolari. Perché il folklore anche a Pitigliano trae origine da rituali sia popolari che religiosi. Le antiche tradizioni sono ancora oggi presenti e ben radicate nella cultura degli abitanti di Pitigliano e alla base di queste tradizioni c’è anche una secolare relazione con la spiritualità. Tra queste non si può non ricordare quella della “Befana”, una tradizione che si perde nella notte dei tempi.
E’ una delle tradizioni più importanti e viene ancora oggi ricordata la sera della vigilia dell’Epifania. La sera del 5 gennaio gli abitanti del paese si mascherano e si travestono da Befani e Befane ed improvvisamente diventano suonatori, cantanti e ballerini poi, suddivisi in gruppi, partono per le campagne a “Cantare la Befana”. Così un sorta di carovana si muove alla ricerca di poderi nei quali, cantando e ballando, porta allegria e gioia alle famiglie. In cambio ogni Befana riceve un premio in natura che, come vuole la tradizione, rappresenta il compenso per permettere alla Befana di ritornare l’anno successivo. Entusiasti della visita della “Vecchietta” i contadini infatti si preparano ad aprire le porte e a far entrare i Befanai per offrire loro cibo e vino. Prima di entrare però le Befane devono intonare i loro canti e chiedere il permesso. Dopodiché il padrone di casa, se è soddisfatto dei canti, lascia entrare la Befana e il gruppo ricomincia a suonare e a cantare dentro casa fino a che non viene ricompensato. Poi saluta e si sposta per raggiungere un nuovo podere. E così via. Un podere dietro un altro fino a tarda notte.
E così anche quest’anno nelle campagne di Pitigliano si sono sentiti i canti delle rumorose Befane.
Già! Rumorose e non numerose come avrei voluto scrivere. Quest’anno si sono “registrati” solo tre gruppi di Befane. Molto pochi per la tradizione popolare pitiglianese che vanta da sempre il maggior numero di gruppi della Toscana. Si pensi che in alcuni anni si sono registrati oltre 10 gruppi. Peccato perché nei poderi c’è ancora tanta gente che aspetta le Befane fino a tarda notte e ha piacere di ospitarle anzi, più ce ne sono e meglio è. Perché ogni gruppo ha un propria caratteristica. Ogni gruppo propone la propria versione dei canti popolari. Ogni gruppo regala un sorriso e qualche momento di felicità.
Schermata 2020-01-09 alle 16.08.06Pertanto questo vuole esser un appello a tutti giovani e diversamente giovani a non abbandonare questa straordinaria tradizione ma cercare invece di tramandarla, di insegnare il valore e l’importanza di questa antica usanza che è praticamente tipica della toscana/ maremma, ma è nelle nostre zone, nel comune di Manciano, nel comune di Sorano e nel comune di Pitigliano che questa tradizione è ancora un meraviglioso momento atteso da tutti, grandi e piccini. Quindi prendiamoci l’impegno di ripristinare i vecchi gruppi e di crearne dei nuovi. Troviamoci ancora in tanti nelle nostre campagne il 5 gennaio per festeggiare la Befana perché fa parte della nostra storia. E mi rivolgo anche alle sedi competenti, valorizziamo questo evento come merita. Facciamo in modo che anche in paese si possa godere di questa festa per esempio organizzando la “Ben finita” a Pitigliano facendo cioè arrivare tutte befane in Piazza alla fine del giro dei poderi, oppure farle sfilare lungo le vie del paese prima della partenza, ecc. ecc. Diventerebbe un evento completo a km e costi zero. Comunque è giusto ricordare i gruppi che in questo 2020 hanno partecipato a “Cantare la Befana” nelle campagne pitiglianesi. Quelli “registrati” come anticipato, sono tre e sono (li indentifico in maniera personale sperando di non tralasciare qualcosa): il gruppo Befane “Cantina San Giuseppe”; il gruppo Befane “Azione Cattolica Pitigliano”; il gruppo Befane “Ehi di Casa”. E’ singolare il fatto che proprio per l’occasione alcune associazioni locali si siano riunite per festeggiare insieme.
In particolare, all’interno del gruppo “Ehi di casa”, erano presenti rappresentanti di diverse associazioni pitiglianesi tra le quali: i Giubbonai, i Tanduri, la Polisportiva San Rocco, la Route 74, l’Accademia Musicale Città di Pitigliano e dulcis in fundo la ciliegina sulla torta, i fantastici musicisti della “De Caunt Bend” e i loro mitico cantante/paroliere De Vois che ha scritto quasi tutte le canzoni presentate dal gruppo. Un gruppo quindi veramente di categoria.  E va senz’altro sottolineato come questo gruppo tutti gli anni prima di partire per i poderi, si esibisca per le vie del paese e, soprattutto, si rechi alle case di riposo di Pitigliano per regalare agli ospiti delle strutture una serata a di allegria. Onore al merito. Ed è necessario spendere ancora due parole per il “Befano” e la “Befana” del gruppo “Ehi di Casa”. Veramente straordinari. Una somiglianza agli originali incredibile e pensare che non si erano nemmeno truccati tanto. La Befana poi era pressoché identica tranne il fatto che invece di andare in giro con la scopa andava in giro con la carriola. Mah! Roba da matti.
In conclusione io tutti questi gruppi li definirei un insieme di grandi artisti che forse non sanno di esserlo ma che ci conducono, ogni 5 di gennaio, con semplicità e simpatia in un piacevole viaggio nel tempo.
Un ringraziamento dunque a tutti i componenti di questi meravigliosi gruppi che hanno allietato la viglia pitiglianese dell’Epifania e che ogni anno rendono ancora viva questa antichissima tradizione. E per rimanere in tema:

“Buona notte in santa pace a un altro anno se vi piace,
se non piace poco importa buona notte un’altra volta.”

La Mandragola
Palestra Lifestyle Pitigliano
Parafarmacia
Podere Bello
Distributore Agip Dondolini
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Locanda del Pozzo Antico
Maremmama'
Lombardelli Arredamenti
Bar Il Golosone
Pelletteria Grifoni
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