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Evoluzione dei videogiochi dagli anni quaranta ad oggi

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Nel corso degli anni il mondo dei videogiochi ha subito grandi cambiamenti, vediamo insieme l’evoluzione di questo fantastico universo così vasto e importante.

Un tempo i videogiochi venivano visti solo come un passatempo per i più piccoli, oggi invece vengono considerati come una nuova forma d’arte e rappresentano una grossa fetta dell’industria dell’intrattenimento che appassiona non solo bambini e ragazzi ma persone di ogni età.

ANNI QUARANTA E CINQUANTA
Nel 1947 Thomas T. Goldsmith Jr. e Estle Ray Mann depositarono il brevetto ufficiale presso l’ufficio brevetti americano dando vita così al primo videogioco della storia. Lo scopo del gioco era quello di colpire un bersaglio con un missile ruotando delle manopole in modo da dargli la direzione voluta e successivamente premere un pulsante per simularne l’esplosione. A causa dei costi eccessivi di produzione il progetto venne abbandonato così il primo videogioco non superò mai la fase dei test preliminari.

Il 1952 vede la vera nascita del primo videogioco della storia. Era una sorta di prototipo del gioco del tris e fu progettato e ideato da Alexander Sandy Douglas per la sua tesi universitaria.

Nel 1958 William Higinbotham creò Tennis Two, il progetto prevedeva l’uso di un oscilloscopio che mostrava il campo da tennis visto lateralmente. Questo gioco aveva la caratteristica di poter essere giocato da due persone tramite due plance composte da una manopola per regolare la traiettoria e un pulsante per lanciare la palla. Durante questo periodo i videogiochi venivano utilizzati solo in forma accademica, segnando però il primo passo che ha permesso di arrivare al prodotto finale che oggi abbiamo a disposizione.

ANNI SESSANTA E SETTANTA
Il primo titolo che venne lanciato sul mercato fu Spacewar nel 1962, per girare necessitava di un computer DEC, lo scopo del gioco era distruggere l’astronave del giocatore avversario facendo attenzione a non urtare contro un corpo celeste posizionato al centro dello schermo.

Nel 1966 si arriva al primo prototipo di console corredato di periferica: una pistola ottica che permetteva di giocare a titoli progettati su misura. Gli ideatori di questo progetto erano Ralph Baer e Bill Harrison e battezzarono la console col nome Brown Box.

Il progetto della console nel 1972 fu venduto alla Magnavox che la mise in commercio col nome di Magnavox Odyssey al prezzo di 100 $, a causa dell’elevato costo la console non ebbe successo e dopo appena 3 anni fu interrotta la produzione dopo aver venduto 300000 pezzi in tutto il mondo.

ANNI SETTANTA E OTTANTA
La Magnavox Odyssey servì da apripista per una serie di console che vennero prodotte negli anni successivi: l’italiana Ping-O-Tronic prodotta da Zelussi, Commodore TV Game 2000k, Turnir di produzione russa fino ad arrivare alla prima console della Nintendo.

In questo periodo Atari ebbe un’intuizione tanto semplice quanto geniale: Pong. Una barretta si muoveva in verticale, il giocatore doveva cercare di buttare una pallina alle spalle del proprio avversario. Nonostante la semplicità del videogioco in poco tempo divenne famoso in tutto il mondo, tanto da essere attuale anche dopo 50 anni dalla sua uscita.

Il capostipite della violenza nei videogiochi è Death Race messo in commercio nel 1976 da Exidy. Lo scopo del gioco era di investire delle figure umanoidi. Il titolo suscitò molte polemiche che lo fecero diventare un simbolo della violenza gratuita.

Questo è il periodo dell’era d’oro dei videogiochi, nel 1978 Taito e Atari pubblicarono rispettivamente Space Invaders e Asteroids. Grazie a questi due titoli molti produttori decisero di buttarsi nel mercato dei videogiochi. Nel 1980 Toy Iwatani lancia Pac-Man che rappresenta il punto di svolta vero e proprio nella storia dei videogiochi. Namco decise inizialmente di distribuire il prodotto solo nelle sale giochi ma in pochissimo tempo debuttò anche sui personal computer diventando così un videogioco accessibile a tutti.

Il 1982 vede l’esordio del Commodore 64, si trattava di un home computer prodotto dalla Commodore Business Machines commercializzato fino al 1994, anno del fallimento dell’azienda produttrice. Riscosse un enorme successo a livello mondiale grazie all’elevata potenza grafica e alla sua capacità di memoria, venduta in 22 milioni di unità rimane una delle console più popolari al mondo.

L’anno successivo, il 1983, fu caratterizzato da un crollo delle vendite portando così al fallimento molte aziende del settore videoludico che producevano console, la causa fu un insostenibile equilibrio tra domanda e offerta del prodotto, in sintesi c’erano troppi prodotti e pochi acquirenti.

Una svolta alla crisi fu data dall’industria videoludica giapponese che lanciò sul mercato il Nintendo Entertainment System (NES) o più semplicemente Nintendo, grazie soprattutto a un personaggio che tutti conoscono: Mario.

PRIMA MET­À ANNI NOVANTA
Nei primi anni 90 la software house nipponica fu la protagonista principale del mercato, lanciò sul mercato la versione migliorata del NES, il Super Nintendo (SNES) le cui caratteristiche principali erano l’immenso catalogo di giochi a diposizione, giochi mitici come i mitici Super Mario Bros e Zelda, unito un prezzo competitivo tanto da renderlo accessibile a tutti. Di lì a poco la stessa casa produttrice del Nintendo e Super Nintendo iniziò a produrre il leggendario Game Boy, un dispositivo portatile che funzionava a batterie e che permetteva all’utente di giocare ovunque, venduto in 100 milioni di esemplari fu una vera e propria rivoluzione nel mondo delle console, non solo perché era un dispositivo portatile ma anche perché introdusse la tridimensionalità nei videogiochi.

news-videogiochi-playstation-1-usciva-europa-25-anni-fa-sony-celebra-indimenticabile-schermata-avvio-1601459865826SECONDA METÀ ANNI NOVANTA
Sempre in Giappone nella seconda metà degli anni novanta la Sony nel 1994 lanciò sul mercato la sua prima console da gioco: la Playstation. La rivoluzionaria console ha reso Sony il leader indiscusso del mercato mondiale, primato che ancora detiene dopo quasi 30 anni. Sony ebbe un grandissimo successo perché riuscì a trasformare i videogiochi, grazie a trame avvincenti e la creazione di personaggi carismatici, in qualcosa di diverso rispetto a un passatempo, diventarono una vera e propria esperienza, questo portò a una più ampia platea di giocatori, non più solo bambini o adolescenti ma anche gli adulti acquistavano la console. Sony ha prodotto videogiochi storici: Gran Turismo, giunto oggi (2022) alla settima edizione, Tom Raider, Crash Bandicoot, cito infine un capolavoro: Metal Gear, ideato dal mitico Hideo Kojima, l’autore del gioco riuscì a dare una forte impronta emotiva alla storia creando così un livello di narrazione unica nel suo genere. Metal Gear offriva qualunque cosa un videogiocatore immaginasse di trovare all’interno di un videogioco. Metal Gear Solid 4 – Guns of Patriots, per il sottoscritto, è stato il miglior titolo in assoluto della serie, ricordo di essere arrivato a più di 500 ore di gioco finendolo un numero imprecisato di volte: capolavoro di videogioco, trama stupenda e grafica eccezionale per l’epoca (Plasystation 3).

ANNI 2000-2022
Con l’inizio del nuovo millennio arrivarono sul mercato la Playstation 2, la nuova console era molto più potente della precedente migliorando così l’esperienza videoludica del giocatore. Tutti i titoli che su Playstation 1 riscossero un grande successo ebbero un seguito, Gran Turismo, Metal Gear, Crash Bandicoot, solo per citarne alcuni. Parallelamente a Sony nel 2001 anche Microsoft lanciò sul mercato la propria console: Xbox.

Negli anni sia Sony che Microsoft continuarono a produrre e aggiornare le proprie console: Xbox 360 Playstation 3 si sono scontrate sul mercato mondiale per anni, ogni casa produttrice aveva esclusive sui giochi, alcuni titoli uscivano solo per una console, spingendo i videogiocatori più accaniti ad acquistarle entrambe, inutile dire che il sottoscritto le avesse tutte e due.

Nel 2006 Nintendo torna sul mercato con la Nintendo WII, destinata a un pubblico di giovanissimi e/o a famiglie ma non abbandonò il mercato delle console portatili creando il Nintendo DS.

Sony, Microsoft e Nintendo rispettivamente con Playstation 5, Xbox Series X e Nintendo Switch hanno incrementato il loro potere sul mondo videoludico lasciando ad altre aziende produttrici solo le briciole del mercato o addirittura costringendole a interrompere la produzione delle console. Le tre case regine dei videogiochi nel corso degli anni hanno aumentato il livello qualitativo dei loro prodotti in maniera esponenziale, al giorno d’oggi il lancio di un videogioco è paragonabile come aspettativa e promozione a quella di un film, per alcuni forse anche di più basti pensare a titoli come Fifa, Call of Duty, o l’eterno GTA. La concorrenza ha sicuramente giovato ai videogiocatori che hanno a disposizione giochi sempre più coinvolgenti e con un livello di grafica che sfiora il realismo.

Con internet che ormai è arrivato nelle case di tutti le console hanno iniziato a supportare la modalità di gioco online, modalità che ha cambiato totalmente lo sviluppo dei videogiochi diventando parte integrante dell’esperienza di gioco e in alcuni casi fondamentale, ricordo sfide epiche a Fifa con giocatori sparsi in tutto il mondo, una vera rivoluzione per questo gioco.

Grazie a questa modalità era possibile collegarsi con giocatori di ogni parte del globo aprendo così a tante nuove possibilità di intrattenimento rivoluzionando il modo di concepire un videogioco.

Come dicevamo prima la connessione internet risulta necessaria e fondamentale per poter sfruttare al meglio le potenzialità di alcuni titoli come Destiny o The Division, senza la modalità on line l’esperienza di gioco risulterebbe limitata o in alcuni casi impossibile.

Parallelamente sono nati nei forum, social network e chat messaggistiche canali tramite i quali è possibile mettersi in contatto con videogiocatori di tutto il mondo per scambiarsi opinioni, chiedere consigli o organizzare “stanze” di gioco.

Il cambiamento nel mondo dei videogiochi più significativo nel corso degli anni è stato sicuramente la qualità grafica che ormai ha raggiunto il realismo. Il mondo cinematografico si è avvicinato al mondo videoludico, in molti casi attori hanno prestato il volto a personaggi di videogiochi ne è un esempio Norman Reedus che ha “interpretato” Sam, protagonista di Death Stranding del genio Hideo Kojima (Metal Gear, ricordate), opera nella quale figura anche Guillermo del Toro. Altro esempio è The Last of Us Part II dove Gustavo Santaolalla, musicista argentino, ha composto appositamente diverse melodie per la colonna sonora.

L’industria cinematografica in diverse occasioni ha preso spunto dai videogiochi per creare serie tv o film. Da Uncharted e Assassins Creed sono nati due lungometraggi, The Last of Us ha ispirato una serie così come Netflix si è ispirata al capolavoro The Witcher per una serie tv ormai giunta alla terza stagione.

In conclusione vorrei proporvi i migliori titoli con cui abbia mai giocato su PC (primi anni 90-2000) e su console (fine anni 90 per arrivare alla generazione Playstation 3 e Xbox 360).

MIGLIOR CONSOLE

Playstation 3

MIGLIORI TITOLI GIOCATI SU PC (primi anni 90 – 2000)

Mortal Kombat II

Transport Tycoon

Command & Conquer

Sim City 2000

Warcraft II

Starcraft

Lost in Time

Age of Empires II

MIGLIORI TITOLI GIOCATI SU PLAYSTATION (Playstation 1,2 e 3)

Metal Gear 4 – Sons of the Patriots

Bioschock I e Bioschock II

Gran Turismo 3

Fifa

GTA V

Silent Hill

MIGLIORI TITOLI GIOCATI SU XBOX 360

Gears of War (tutta la serie)

Far Cry 3

Forza Motorsport 4

Red Redemption

La Mandragola
Palestra Lifestyle Pitigliano
Parafarmacia
Podere Bello
Distributore Agip Dondolini
Monica Lavazza
Locanda del Pozzo Antico
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